16. Il Muschio del Kashmir

C’e un profumo così famoso che tutti sulla terra ne conoscono il nome, ma è così raro che pochissimi esseri umani possono vantarsi di averlo mai sentito. E’ il muschio.

Il muschio viene da un piccolo cervo del Kashmir con due zanne buffe che gli servono a staccare il muschio di foresta di cui di nutre.

Sotto la pancia ha due ghiandole pelose che producono piccole palline di una sostanza nera molto odorosa; il muschio.

Soltanto il cervo maschio produce il muschio, e va seminando grani profumati sul suo territorio per avvertire gli altri maschi che questa è casa sua e di non pensare stabilirsi in questa zona.
I grani di muschio servono anche ad sedurre una femmina perché tutti sanno che le femmine vanno pazze per i profumi.

Ma anche le femmine degli uomini adorano questo profumo incredibilmente attraente, e da migliaia di anni i maschi usano il muschio per profumarsi così da essere più seducenti.

Tanti anni fa, quando Marco Polo viaggiò in Kashmir, il muschio era raccolto una volta l’anno, sul suolo dei boschi, dagli uomini del Re del Kashmir ed era vietato  disturbare i cervi.
Da quando non c’e più un Re in Kashmir per punire coloro che fanno del male al prezioso animale, i cacciatori li uccidono poi tagliano le ghiandole per venderli.

I grani di Muschio che sono all’interno delle borse del muschio sono anche un rimedio per malattie molto gravi e viene usato in tutte le farmacopea dell’antichità.

C’e un uomo nella montagna che prepara medicine con il Muschio secondo le ricette trasmesse dagli antenati e ho avuto il privilegio di vedere come è preparato il vero muschio del Kashmir e sopra tutto di sentire il suo profumo esilarante.

L’odore della “borsetta” ghiandola è dolcissimo, ma quando la si apre per ricavare i grani il profumo è tutto diverso.

Al primo impatto il Muschio è fortissimo, anche per un profumiere come me, abituato a lavorare con essenze pure, e non è particolarmente gradevole, sembra ammoniaca, ma è solo perché è fresco e molto concentrato.
In effetti 3 piccoli grani di 1 grammo servono per fare un litro di profumo alcolico.

Il migliore modo per capire ed apprezzare la delicatezza del profumo di muschio è di sentire la scatola o il vaso che lo contiene mentre sono chiusi, sembra che sia talmente potente da passare a traverso le parete dei recipienti.

C’erano lì due clienti che compravano degli ingredienti per fare un rimedio tradizionale. Hanno preso le cose più costose di tutte, l’oro da mangiare in fogli finissimi, il muschio, l’ambra grigia, il zafferano dall’Iran e le perle di mare.

Non ho chiesto per che cosa era il rimedio perché sapevo che questi sono gli ingredienti che usa il marito quando vuole fare piacere a sua moglie.

Purtroppo, a causa della caccia indiscriminata, i cervi muschiati sono quasi tutti morti e forse tra qualche anni non ci sarà più il meraviglioso profumo del muschio da sentire sulla terra.

L’avidità degli uomini li spinge a distruggere il proprio commercio con le loro mani, un po’ come un uomo su una barca che sfonda lo scafo con il piccone perché vuole della legna per ascendere un fuoco e riscaldarsi. Non capisce che la nave colerà a picco e si ritroverà a nuotare nell’acqua ancora più fredda.

Anche i pescatori nel mare si lamentano, “non c’e più pesce, non guadagniamo più  sufficientemente per mantenere le nostre famiglie!”. E chiaro, se pescate troppo pesce, quello che nasce non basta per rimpiazzare quello che avete ucciso.

Lo stesso accade oggi con il muschio, con gli elefanti, con l’albero del profumo di sandalo e con l’albero del profumo di legno di rosa. Sono rimasti pochissimi.

Per questa ragione è stato vietato il commercio del muschio ma non serve a nulla perché il cacciatore è povero e vuole portare soldi a casa per la sua famiglia e quindi uccide il piccolo cervo.

La soluzione è di fare qualcosa come si fa in Italia con i fagiani; li si allevano in fattorie al riparo dei cacciatori e li si liberano poi nella natura.

Un’altra soluzione è di dare un stipendio al cacciatore per proteggere i cervi, così non avrebbe bisogno di soldi e non li ucciderebbe più.

Dopo di che si potrà ricominciare la raccolta dei grani nel bosco, dove il cervo li semina, come al tempo di Marco Polo.

Ad ogni problema la sua soluzione.

AbdesSalaam Attar, Kashmir, Marzo 2006

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