9. Il campo di Cigri
La vita nel campo consista nell’essere sempre al servizio della gente e il comodor ci da l’esempio per mai dimenticare la ragione per la quale siamo venuti qui.
Nessuno qui è mandato via, ne le persone che chiedono viveri e vestiti oppure lamiere per il tetto dei rifuggi, ne i capi villaggio che vengono a comunicare i bisogni della loro gente.
Quando qualcuno chiede vestiti per il freddo, riceve una delle bellissime giacche nuove di piumino che Cigri ha fatto fabbricare per lui da un suo amico a Karachi. Dopo di ché, Nadir aggiunge anche dei pacchi di cibo e poi scrive tutto nel suo libro di conti.
Quando le persone vengono per chiedere le lamiere per costruire i ripari secondo la maniera che Cigri ha insegnato loro, possono avere 10 lamiere, che costano come lo stipendio di un operaio. Ricevono un buono firmato dal comodor e vanno al negozio che li consegna.
Il negoziante sa bene che si può fidare dal Comodor Cigri, e che sarà pagato senz’altro. Nissar prende nota di tutto il materiale distribuito per costruire i ripari.
Non ho visto una sola volta Cigri rifiutare qualcosa a qualcuno.
Ma proprio adesso ha assistito alle ultime distribuzioni di lamiere, perché la primavera è spuntata e non è più caso di costruire ripari contro la neve, è ora di ricostruire vere case nuove, e poiché non c’e molto soldi per fare ciò, e perché la gente teme di ricostruire le case con dei sassi che li schiacceranno ancora in caso di terremoto, Cigri, prima di tutti, ha proposto alla gente una soluzione pratica e semplice al problema..
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