Il Muschio animale

Il Profumo dell’Aldilà

Infuso di muschio in olio di sandalo

Il nome del muschio è conosciuto dall’umanità intera ma, al giorno d’oggi, poche migliaia di persone hanno avuto il privilegio di sentirne la fragranza. Fu il profumo dei re e degli imperatori ed il comune mortale lo poteva sentire solo nella scia dei potenti della terra. Il muschio è l’archetipo stesso del Profumo e possiede una potenza straordinaria sia nel senso olfattivo che per la sua azione sulla psiche e per le sue virtù curative.

La Via del Profumo per motivi etici NON commercializza profumi contenenti muschio animale
perchè il cervo muschiato è una specie in via di estinzione che oggigiorno viene ucciso per le preziose borsette di muschio

Il muschio è tuttora usato nelle medicine “unani” ed “ayurvedica” in combinazione con miele, polvere di rubino ed altri ingredienti, come un tonico capace di resuscitare le energie esaurite. La sua reputazione di potente afrodisiaco non è smentita dall’odore molto animale e quasi corporale che conferisce a chi lo indossa una enorme carica di attrazione fisica procurandogli un senso d’audacia e di sicurezza di sé che potrà trasformare anche in energia mentale (come i re per governare) o spirituale (per le tradizioni orientali il profumo che emana il corpo del profeta Muhammad e dei santi non è di rosa ma proprio di Muschio).

Le borsette del muschio aperte. In basso a sinistra si distingue la pelle interna che viene messa a macerare nell’olio di sandalo (in alto nella bottiglia). In basso a destra il ciuffo della coda del piccolo animale.

Il muschio è prodotto dal maschio di un piccolo cervo dell’Indù Kush e dell’Himalaya, il Moschus Moschiferus, animale sedentario che marchia il suo territorio seminandoci le palline di muschio che si formano in due borsette attaccate sotto la pancia che assomigliano veramente a dei testicoli. Il cervo muschiato dissemina il muschio durante la stagione degli amori come un messaggio destinato alle femmine che contiene tutte le informazioni al suo riguardo; età, stato di salute e patrimonio genetico, una vera carta d’identità olfattiva dall’effetto afrodisiaco…

Marco Polo racconta nel suo” Milione” che, attraversando il Kashmir, osservò una tale abbondanza di cervi muschiati che le palline di muschio si trovavano in abbondanza sotto gli alberi. Probabilmente l’animale era allora protetto da leggi ferree che punivano severamente la sua uccisione ed il re della regione doveva pagare al califfo un tributo annuo di muschio, com’è riportato nelle cronache arabe.

Oggi il piccolo animale è quasi estinto, i cacciatori gli sparano e tagliano le preziose borsette dentro le quali il muschio si conserva perennemente. I prezzi sono ovviamente altissimi e le fregature numerose. Esistono degli allevamenti di Moschus in Cina dove il muschio si raccoglie senza che sia ucciso l’animale. Il muschio così ottenuto è reputato di qualità inferiore in confronto a quello selvatico.

Come profumo il muschio era usato puro, scacciando una piccolissima briciola nella barba o nei capelli ma è dato a pochissimi privilegiati di poterlo apprezzare in questa forma, a causa della sua estrema potenza. I profumieri del passato hanno trovato più soddisfazione estetica ed economica ad usarlo come ingrediente “magico” nelle loro composizioni. A questo scopo preparavano degli infusi di muschio in alcool, con vari gradi di concentrazione. Il muschio era anche messo a macerare in olio essenziale di legno di sandalo, per almeno un anno (meglio cinque), ed è un eccellente modo di ricavarne l’aroma perché questi due odori sono affini e si rinforzano a vicenda.

Il muschio è menzionato nel Corano come la materia con la quale sono sigillate le bevande del paradiso. Per i musulmani il fatto che le bevande profumate dell’altra vita (zenzero, uva, ecc…) siano sigillate con il muschio, fa di lui il re di tutti i profumi e, poiché Dio stampò il suo stesso nome sul sigillo, il muschio è considerato la più pura e nobile delle materie terrene.

Il muschio viene messo in infusione alcolica per almeno un anno

AbdesSalaam Attar

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