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Spiritualità del profumo

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L’amore per i profumi e la spiritualità vanno di pari, almeno nella tradizione islamica, ben diversamente dell’idea di Serge Luthens per il quale il profumo è un’espressione di decadenza, lussuria e sensualità. Le tradizioni profetiche delle tre religioni monoteistiche, tanto nel loro rituale quanto nelle loro mistiche, ci forniscono diversi indizi circa il rapporto diretto che esiste fra la realtà spirituale degli uomini e la loro capacità olfattiva.

Cominciando dal misticismo ebraico, perché ha origine dal profeta Abramo che è non soltanto il padre spirituale ma anche biologico di Mosè, di Gesù e di Mohammad. Nella mistica ebraica l’odorato è descritto come l’unico senso che da’ piacere all’anima, mentre tutti gli altri sensi danno il piacere al corpo. I racconti profetici che leggerete sotto illustrano il mio punto, cioè che gli esseri umani più spirituali ricordati dalla storia, i fondatori delle grandi fede, hanno avuto un odorato talmente più sviluppato del comune dei mortali che gli ha permesso di percepire e di conoscere cose che erano nascoste a tutti gli altri. Questi esempi, benché riguardando profeti di altre religioni, vengono direttamente dalla tradizione musulmana, in particolar modo dal Corano.

1.) Gesù era solito sorprendere la gente quando, da bambino, descriveva loro tutto ciò avevano mangiato nelle loro case. Questo disturbava molto i concittadini di Gesù perché le regole alimentari erano estremamente rigorose nell’Ebraismo e molti non le osservavano rigorosamente, particolarmente fra i ricchi. Gesu sentiva gli odori di cibo addosso alle persone, come spesso accade a voi come a me, quando per esempio qualcuno ha mangiato i fritti. Tuttavia questa abilità di Gesù era così sbalorditiva perché era in grado di dire loro tutto quello che avevano mangiato, compreso gli alimenti dei quali nessun potrebbe aver sentito l’odore, e sopratutto se erano cibi leciti o illeciti.

2.) A Salomone era stato insegnato il linguaggio di tutte le creature viventi. Una volta passò con il suo esercito vicino ad una comunità molto grande di formiche. Sentendo i passi delle sue legioni, le formiche si allarmarono e si dissero l’un l’altra:

“O formiche, rientrate nelle vostre dimore, che non vi schiaccino inavvertitamente Salomone e le sue truppe ».

[Salomone] sorrise …” (Corano 27, 18-19)

Come ha potuto Salomone sentire le loro voci? Ha sentito l’odore delle loro parole, perché gli insetti comunicano essenzialmente con il linguaggio chimico. Producono i loro feromoni e fra questi i feromoni d’allarme. Con questo dispositivo, un insetto molto piccolo di 2 millimetri può trasmettere il suo messaggio ad altri su lunghe distanze. Ecco che cosa sono le antenne degli insetti: nasi per messaggi chimici (aromatici). Il naso di Salomone era così sensibile che poteva sentire l’odore di questi feromoni da distanze ancora più lunghe delle formiche e poteva riconoscere i loro differenti tipi, quindi conosceva il linguaggio che costituiscono.

3.) Giacobbe era diventato cieco da avere tanto pianto la scomparsa del suo caro figlio Giuseppe. Dopo molti anni l’intero gruppo dei suoi 12 fratelli fu costretto dalla carestia ad uscire dal deserto per trovare frumento in Egitto. Giuseppe era diventato il vizir del Faraone e il suo ministro dell’agricoltura. Loro non lo riconobbero ma lui si. Alla fine rivelò la propria identità nel loro secondo viaggio in Egitto e disse: “Andate di nuovo da nostro padre e gettate questa mia camicia sulla sua faccia. Recupererà la sua vista.”.
Così, quando la carovana si avvicinò alla tenda di Giacobbe, questo disse: “Posso sentire l’odore di Giuseppe”.
E vero che l’odorato delle persone cieche diventa particolarmente acuto, ma non fino a questo punto. Giacobbe era un profeta e, come Gesù o Salomone poteva sentire odori che gli altri non possono sentire. I suoi figli dissero: “Questo è la tua vecchia follia su Giuseppe che ancora non ti lascia”. Ma arrivarono i figli che erano stati da Giuseppe in Egitto e quando gettarono la camicia sulla sua faccia la sua cecità fu curata. Così il naso può curare altri organi del nostro corpo.

Un grande dolore lo aveva reso cieco. Il naso può veicolare potenti emozioni e l’odore di Giuseppe gli procurò una gioia così grande che curò la cecità causata dal dispiacere della sua perdita.

4.) Il profeta Muhammad rimase orfano all’età di sei anni, i suoi unici figli furono femmine, il primo convertito fu una donna, disse che la persona a lui più cara era sua moglie e una volta disse: “Il migliore di voi è colui che è più gentile con la sua famiglia”. La sua tenerezza verso il genere femminile è ampiamente documentato dalle tradizioni e egli li descrisse paragonandoli alla dolcezza del profumo e della meditazione. Disse ai suoi compagni: “Tre cose di questo mondo sono state rese care al mio cuore: la preghiera, il profumo e il genere femminile”.
Ecco perché nell’Islam il profumo è sinonimo di spiritualità così come il matrimonio è considerato come la meta del cammino religioso.
L’uso del profumo per la preghiera rituale del venerdì fu reso obbligatorio (nella misura della disponibilità), e l’arte dei profumi nata in India è stata sviluppata dagli arabi così come similarmente hanno assimilato e sviluppato la scienza della medicina dai Greci.

Entrambe le scienze furono “re-iniettate” in Europa attraverso la Spagna e le crociate. Ma come sappiamo bene con l’aromaterapia, fra profumo e la medicina non c’è realmente una frontiera e la figura dimenticata del medico-profumiere sta rinascendo di nuovo dalla profumeria naturale.
Il profumiere naturale d’oggi non ha la dimensione spirituale di cui era spesso circondato il profumiere antico, ma ha un ruolo equivalente di psicoterapeute e di guaritore delle menti con i suoi profumi, perché possiamo dire che un profumo che fa sentire bene e felice chi è depresso e triste lo ha realmente curato.

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