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Addio a Timbuktu

Mi hanno accompagnato all’aeroporto le persone con qui ho passato tutto il mio tempo negli ultimi due mesi e mezzo, Ibrahim, Ali e le sue figlie. 

Il mio ultimo sguardo mentre siamo decollando è per i miei amici rimasti a terra. 

Timbuktu, la città mitica da secoli, rivela dal cielo la sua reale dimensione di grosso villaggio nel deserto.

Lascio il mio cuore con i miei amici, anche se sono felice di tornare a casa, ormai che il lavoro è stato portato a termine.

Certo che Timbuktu è una città speciale, c’è una sfilata continua di delegazioni e di personaggi importanti, presidenti come Chirac o Khaddafi, ministri del Mali e da tutta l’Africa, capi religiosi come l’imam della Mecca. Tutti vengono a Timbuktu alla ricerca di qualcosa che serve alla gente che governa. Che cosa vogliono tutti da Timbuktu?

L’ho chiesto un giorno a diverse persone senza ottenere una risposta soddisfacente.

Decisamente c’è un segreto a Timbuktu.

Ali, Ibrahim ed io siamo diventati durante due mesi una squadra. Il nostro scopo unico è stato di portare a termine la costruzione del pozzo nel deserto.

Abbiamo affrontato insieme le difficoltà e i dubbi, l’avidità delle persone e le superstizioni.

Abbiamo contrariato un sistema di spreco e di corruzione solidamente installato a Timbuktu, dove il dirottamento dei fondi di beneficenza è sofisticamente organizzato.

Abbiamo subito per questo lavoro tradimenti e diserzioni, e ci siamo fatti coraggio a turno, ricordandosi l’uno l’altro che lavoravamo per conto di Dio.
Alla fine abbiamo superato tutti gli ostacoli e abbiamo avuto successo.

Il nostro sforzo è stato accettato. Questo ci ha legato come si legano dei fratelli d’arma.

Un mese dopo il mio ritorno le notizie che mi giungono sono esaltanti, le persone si radunano intorno al pozzo e chiedono ad Ali di ringraziarmi quando mi telefonerà. Tutti i pozzi della zona sono asciutti, adesso che il caldo è arrivato e che l’acqua sotterranea è scesa di 1 metro come ogni estate.

Il pozzo riunisce due frazioni amministrative di Timbuktu, sono circa 500 persone. Ho fatto avere ad Ali i medicinali naturali che gli permetteranno di curare tutti gratuitamente per un anno. I Tuareg del deserto hanno preso fiducia nei medicinali naturali di Ali e l’ambulatorio del mio amico è sempre pieno di malati.

Anche gli handicappati che erano contrari alla mia offerta di pagare le loro cure per un anno (avrebbero preferito dei soldi in tasca) si sono resi conto del beneficio della medicina naturale e chiamano Ali che li va a curare con la moto che gli ho lasciata (gli handicappati hanno molto difficoltà a spostarsi).

I malati gravi che ho lasciato dietro, quelli per i quali l’ospedale non poteva nulla, stanno guarendo in modo strepitoso. Veramente Ali è un medico che ha il dono di curare.

Il piccolo Baba è entrato a scuola e gli piace moltissimo studiare. Abbiamo pagato il suo anno scolastico e gli abbiamo comprato un vestito di cambio così che sia sempre pulito a scuola.

Ibrahim ha avuto molti contratti per costruire e per supervisionare la costruzione di pozzi nel deserto. Lui attribuisce questa buona fortuna alla benedizione del nostro sforzo per rifare il pozzo asciutto, nel quale ha messo tutta la sua anima.

Questo lavoro che abbiamo fatto a Timbuktu ha cambiato la vita in meglio a molte persone, e’ stato piantato un seme che cresce robusto. Siamo felici.

Spesso nella vita proviamo a fare un azione di bene, ma il risultato non è quello che si sperava. Questo accade perché non c’era la purezza dell’intenzione all’inizio. oppure perché non c’è stata scrupolosità nell’applicare l’intenzione.

Quando il successo accade, è soltanto perché il nostro sforzo è stato accettato da Dio, e questa è la più grande ricompensa, perché la purezza dell’intenzione vuole che il bene si faccia non per le persone ma per Dio.

Se fai il bene per le persone, sarai sempre deluso dalle persone, dalla loro ingratitudine, oppure dalle loro imperfezioni, che ti faranno dubitare addirittura che queste persone meritino veramente il tuo sforzo.

Se invece tu cerchi di fare del bene agli altri solo per soddisfare Dio, che ama il bene,  Lui non ti deluderà e ti sosterrà in modo che nessun ostacolo ti potrà fermare.

AbdesSalaam Attar

Aprile 2006

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