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Il pozzaiolo di Timbuktu

Siamo ritornati nel deserto il giorno dopo avere portato il grano.

Abbiamo incaricato l’ingegnere Ibrahim Traore di scendere nel pozzo per fare una visita tecnica.

Esaminerà il pozzo per capire perché manca l’acqua e se è possibile renderlo generoso di abbondante acqua. Ibrahim conosce bene tutte le tecniche moderne per costruire e per risanare i pozzi: è una leggenda nel deserto, i suoi pozzi non si asciugano mai, lui è il Marabù di tutti i pozzaioli di Timbuktu, hanno tutti imparato da lui.
Mi ha spiegato bene come costruiva i suoi pozzi e mi ha convinto della sua capacità di aggiustare il pozzo Tuareg se sara’ possibile.

I Tuareg mi hanno detto: “Bisogna fare un nuovo pozzo, noi sappiamo bene che quando la sabbia sale nel pozzo non c’e niente da fare.”

Io ho detto ad Ali: “non posso credere che non esiste una soluzione tecnologica a questo problema. Costruire un nuovo pozzo sarebbe soltanto uno spreco se si può aggiustare questo.”

La sua squadra lo ha fatto scendere lentamente con la corda nel pozzo mentre sondava e esaminava la parete. 

Quando è risalito mi ha detto: “ho capito tutto” e mi ha spiegato perché la sabbia saliva nel pozzo e perché l’acqua era così scarsa.

Abbiamo bevuto un tè e il nostro ingegnere ha spiegato a me e agli attenti Tuareg cosa bisognava fare.

Certamente non è un lavoro facile ma ci ha assicurato che alla fine del lavoro avremo, inshAllah, un pozzo nuovo con acqua abbondante in tutte le stagioni, perché lui conosce la zone e lì sotto scorre un fiume inesauribile.

Stamattina abbiamo firmato il contratto con Ibrahim Traore per risanare il pozzo e abbiamo versato l’anticipo per comprare tutto il materiale necessario.
Ibrahim e la sua squadra rimarranno in un accampamento che monteranno nel deserto per tutta la durata dei lavori, che dovrebbe essere di 28 giorni.

 

 

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