I BUS AL PROFUMO
CAUSANO MALORI

Questo articolo illustra bene l’effetto degli aromi sintetici

AbdesSalaam Attar

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Tipico autobus dell’Indù Kush

Il periodo è quello giusto: agosto, quando la sudorazione è al massimo per il caldo torrido. L’Atm all’inizio del mese dà il via all’operazione “autobus profumati”. La scelta cade su un profumo classico: tutti lo conoscono, è l’essenza di pino di montagna sprigionata dal notissimo “arbre magique”. I mezzi su cui viene diffuso sono gli autobus 90 e 91, 70 e 84, quelli ritenuti più critici. L’esperimento si rivela un fiasco: la dose di profumo è eccessiva, gli autisti vengono colti da mal di testa e nausea. L’azienda quindi corre ai ripari: pota drasticamente l'”albero magico”, nel tentativo di salvare una trovata estrosa volta ad attirare nuovi passeggeri.

L’intenzione di profumare i mezzi pubblici viene annunciata mesi fa. Il trasporto pubblico da anni perde utenti, salvo una risalita negli ultimi mesi. I dirigenti dell’azienda non hanno dubbi: da sondaggi effettuati sulla clientela – assicurano – risulta che i miasmi ascellari o comunque l’attività eruttiva dei pori di molti viaggiatori scoraggia l’uso del mezzo pubblico. La velocità commerciale molto bassa, la frequenza scarsa e irregolare non vengono considerate fra le cause della fuga dai mezzi pubblici. Di conseguenza, si decide di profumarli.

L’azienda ha iniziato con gli autobus. Su quelli della linea 90/91, autoarticolati lunghi 18 metri, ha collocato tre cassettine di venti centimetri per venti contenenti tre strati di tela imbevuta di essenza di pino: è l'”arbre magique”, sì, proprio lo stesso deodorante che gli automobilisti più schizzinosi appendono allo specchietto retrovisore per illudersi di respirare aria silvestre. Sui mezzi della linee 70 e 84 le scatolette “anti-puzza” sistemate sopra la testa dei passeggeri sono invece due.

Il provvedimento è risultato una terapia d’urto eccessiva. Diversi autisti, quelli esposti più a lungo al profumo, evidentemente troppo forte, hanno accusato disturbi. Anche molti passeggeri si sono lamentati, giudicando il rimedio (il profumo) peggiore del male (la puzza).

L’Atm sta provvedendo di conseguenza a ridurre da tre a due gli strati di tessuto imbevuto di profumo. Poi si vedrà.

di Franco Tinelli

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