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Il mio bastone del deserto

Il vecchio Ismael mi ha regalato un bastone stranissimo.

Ismael è il santone di questo pezzo di Sahara, i Tuareg hanno visto in lui i segni di un uomo di Dio, benché concedono che abbia la testa un po’ disturbata. Dopo averlo conosciuto per qualche settimane mi sono accorto invece che è un uomo intelligente, gentile con la sua famiglia, di nobile animo e con una profonda conoscenza religiosa. Soltanto la mia ristretta conoscenza della lingua araba m’impedisce di apprezzarlo pienamente.

Un bastone serve nel deserto perché si può sempre incontrare un serpente oppure un cane randagio.
Se hai il bastone in mano il cane ti teme e non si avvicina.
Poi quando si cammina su lunghe distanze il bastone riposa, lo si mette sulle spalle con le braccia sopra.

Quando si cammina nei sassi si rischia molto meno di cadere. Un bastone serve anche per spostare i rami pieni di spine quando ci si siede per prendere il tè all’ombra degli alberi e a tante altre cose.
Il vecchio Ismael scava sotto gli alberi spinosi alla ricerca delle radici. Le loro forme contorte lo affascinano e ne fa la collezione.

Li fa ammirare ai suoi ospiti che fingono interesse per rispetto, e ne regala alcuni a chi gli piace particolarmente.
Ieri ha scavato una radice che lo ha stupito, una radice come non ne aveva mai viste.
E’ un bastone che si divide in due, i due pezzi si intrecciano l’uno con l’altro come dei serpenti e alla fine si risaldano insieme in un pezzo unico.

Ismael disse “Ho pensato subito che quel bastone fosse per AbdusSalaam” e io sono ben contento perché da quando ho visto il serpente cattivissimo e velenosissimo che lo Sheikh Adda ha ucciso, ho capito che serve un bastone nel deserto.

Ismael ha detto che c’era un segreto in questo bastone ma che solo chi sa lo capisce.
Tornando a Timbuktu con Ibrahim e Ali Ittiram stavo guardando il bastone che avevo messo sul cruscotto e dissi: “E’ proprio come dei serpenti.”
”E’ vero”, disse Ali, “come se fossero dei serpenti”
Allora mi venne in mente il bastone di Mosè che mangiò i serpenti dei maghi del Faraone, e le parole del vecchio santone mi diventarono chiare.
E’ veramente un bastone speciale e io sono sicuro che se vado in giro con il mio bel bubù da presidente, nessuno guarderà il bubù ma tutti vedranno solo il mio bastone del deserto.

 

 

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