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Perversioni da Profumiere

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Il fiore della Betulina

Ho appena ricevuto dal Sud Africa un’essenza che non è ancora disponibile sul mercato internazionale delle materie prime per Profumieri.
La bottiglia aveva perso un po’ e l’interno del pacco era tutto profumato. La potenza di quest’essenza è incredibile. Da due giorni il mio laboratorio e la stanza accanto sono invase da questa fragranza che è un strano misto di gomma da masticare rosa e di pipi di gatto, benché abbia pulito tutto e buttato lontano sia il pacco che l’imballaggio interno.

Avete presente quando entrate in una stanza e dite: sento un topo? L’odore viene dei feromoni che l’animale rilascia con le sue urine. E’ molto similare a quello del gatto.

L’unica altra essenza della tavolozza del profumiere che ha una nota similare è l’assoluto di Ribes, benché sia molto più fruttato di corpo. Questo inquinamento olfattivo del mio laboratorio mi ha permesso comunque di capire meglio l’odore perché sentirlo dalla bottiglia stordisce il naso. Ha una nota distinta di salvia sclarea che è un’essenza ormonale la cui struttura molecolare somiglia ad un feromone. Ha anche un tocco di tabacco fresco anche se non fa che evocare lontanamente il suo profumo.

Tutto questo mi ha dato già qualche idea di come cominciare a lavorare (giocare) con questo materiale, nonostante sappia bene che non piacerà a mia moglie e ai miei collaboratori che si lamentano sempre della mia “attrazione perversa” per gli aromi animali e per alcune “strane puzze” vegetali che uso nei profumi. “Ogni professione ha le sue perversioni” mi ha detto ieri il mio “braccio destro”. “La tua è con queste cose puzzolenti”.

Mia moglie mi ha detto: “Ma, ti piacciono realmente oppure ti diverti a sentire queste puzze. Ogni volta che ce li porta in casa da sentire i tuoi occhi scintillano e sei tutto eccitato”.

Chi capirà il naso d’un profumiere? Esso sente ben più che semplici odori. Un profumiere, in qualche modo, pensa con il suo naso. E’ capace di concettualizzare gli odori e di elaborare con loro delle costruzioni coerenti che stimolano le emozioni e l’immaginazione e che parlino al cuore delle persone. E soltanto una questione di allenamento e di educazione. Non è un granché in realtà, ma possiede l’aura del mistero e del sacro per tutti tranne che per lui (o per lei, ovviamente, visto che la maggiore parte della nuova generazione sono donne).

Questa Betulina è veramente qualcosa di speciale, ho sentito questo non solo con la mia esperienza di profumiere ma anche con il mio naso di aromaterapeuta.

Sembrerà strano, ma una persona abituata a curare con le essenze è capace di indovinare parecchie proprietà di un nuovo olio soltanto annusandolo. Quindi sono andato su Google a cercare informazioni prima ancora di chiamare il produttore per chiedergliele. Subito ho scoperto che, a conferma dell’odore, la Betulina “pipi di gatto” è usata tradizionalmente per incrementare la produzione di urina, per curare i reni e guarire le infezioni urinarie. Ricercherò adesso sugli effetti ormonali che sono probabilmente legati alle disfunzioni dell’apparato urogenitale femminile. Prossime notizie quando comincerò a comporre profumi con la Betulina.

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