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Il canale di Qaddafi

L’anno scorso il presidente della Libia Qaddafi è venuto a Timbuktu per aiutare la città, grazie al suo grandioso passato di faro della fede e della religione.

Qaddafi ha chiesto ai saggi della città “cosa volete che costruisco per voi? Volete la strada di asfalto che vi collega al sud del paese? Volete scuole e ospedali?” I saggi hanno risposto “vogliamo solo l’acqua perché l’acqua è vita”.

Il fiume è a 19 chilometri da Timbuktu e Qaddafi ha immediatamente chiamato i suoi ingegneri e i suoi operai dalla Libia e in pochi mesi hanno scavato un nuovo canale che ha portato l’acqua del fiume fino a Timbuktu.

Lui ha fatto in un attimo quello che tutti i governi stranieri e l’Unesco non hanno voluto fare in 35 anni.

Adesso mancano solo le pompe e l’accesso all’acqua, perché il canale è una trappola mortale, le persone cadono facilmente nell’acqua avvicinandosi troppo agli argini di sabbia e non sanno nuotare.

Ci sono anche pochissimi posti dove si può scendere giù a piedi per prendere acqua, ma questi sono piccoli problemi che si risolvono facilmente e con poca spesa.
Il miracolo è che dopo 35 anni, l’acqua è tornata a Timbuktu grazie al presidente libico

 

 

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