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La maestrina di scuola

Stavamo aspettando il mio sarto Senussi da quasi un’ora e per sgranchirci le gambe siamo usciti in strada. Vidi arrivare nella nostra direzione una ragazza handicappata. Ho detto ad Ali: “Vuoi chiedergli se fa parte dell’associazione di Tahara?”.

Ho mandato il vecchio Ali a fermarla perché non volevo che la ragazzina si sentisse a disagio, alle ragazze di Timbuktu non piace essere avvicinate da sconosciuti. Lei ci ha risposto dicendo di essere la direttrice di un’ altra associazione di handicappati, che noi nemmeno conoscevamo.
La ragazza si chiama Zahra e cammina con una stampella, probabilmente a causa della poliomielite.
Era stata una delle fondatrici dell’associazione di Tahara e ne era la segretaria generale, ma avendo avuto problema con Tahira, lascio’ il gruppo.
Ci siamo incontrati vicino alla scuola dove insegna ai bambini.
Zahra sembra molto giovane, quasi una bambina, io non le avrei dato più di 15 anni, veramente molto giovane per essere una segretaria generale e una maestra di scuola.
Sono stato molto sorpreso quando lei sorridendo ci ha detto di avere 29 anni. Zahra era visibilmente lusingata del mio stupore riguardo alla sua età e lo ha preso come un complimento.

Adesso la ragazza ha fondato un’altra associazione di handicappati composta da solo 8 persone. Hanno avuto un po’ di denaro dato da degli  stranieri, con il quale, i membri dell’associazione possono iniziare un piccolo commercio che li aiuterà a vivere.
Io le ho chiesto se gli associati pagavano interessi sul loro prestito, e si, Zahra mi ha detto che pagano 10% di interessi.
– “Ma non va bene! Mi sono esclamato, “siete musulmani, non potete essere coinvolti con gli interessi. Allah dice nel Corano che chi prendi gli interessi gli ha dichiarato la guerra a Lui e al suo messaggero”.
– “Avete ragione, mi ha concesso Zahra, e smetteremmo di chiederli. Il nostro scopo è di distribuire il denaro che ci è stato regalato, non è di fondare una banca.”

Ho proseguito dicendogli di essere venuto fin qui per aiutare le donne handicappate, e una parte di quei soldi sono anche per loro. Ci incontreremo nei prossimi giorni per conoscere l’ associazione e capire come li possiamo aiutare.
Io sono colpito di come il destino ci ha fatto incontrare. Dico a Zahra  che e’ stato Allah a guidarci, se non fossimo usciti in strada ad aspettare Senussi, non avremmo mai saputo che c’era un’altra associazione di donne handicappate.

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