ambra grigia uova cucinare

Ho ricevuto una richiesta di aiuto per uno spettacolo televisivo in Inghilterra; cuciniamo delle uova all’Ambra grigia?

Un cuoco Inglese (ma sono queste due parole compatibili, per un Francese come me?) “ricrea” specialità del passato e la trasmissione “culmina in una festosa abbuffata”.

Non mi piace proprio la parte della “festosa abbuffata”. Sono appena tornato dall’Africa e tengo in troppo alto rispetto il cibo dato da Dio per apprezzare che sia usato in uno show di spreco per ricchi.

Nei miei anni di viaggio, prima di diventare profumiere, mi sono accorto che l’umanità è divisa in due parti, una che ha problemi per mangiare e l’altra che ha problemi per dimagrire.

Io sono convinto che se qualcuno ha fame sulla terra, è perché qualcun altro ha mangiato il suo pranzo.

Comunque non sono contrario alle avventure culinarie, e anche se ho deciso di non rispondere alla richiesta, la cosa mi ha stuzzicata e ho detto alle mie bimbe; oggi cucino qualcosa di veramente speciale, un cibo da re, uova con l’Ambra grigia.

Ho cucinato il mio uovo in padella con un filo di olio d’oliva, l’ho salato poi ho grattugiato l’ambra grigia sopra. L’ho coperto e lasciato a fuoco molto basso finché appare sull’uovo una pellicola bianca (uovo alla neve).

Abbiamo mangiato l’uovo ed era buono come al solito, perché era un uovo felice dalle mie proprie galline felici, ma l’aroma dell’Ambra grigia era completamente perso in questi piatto e siamo rimasti interamente delusi.

Se questo era il cibo di un re, doveva essere un re Inglese (ma questa è soltanto l’opinione di un Francese).

Ero cosi incredulo che ho ricominciato tutto da capo, cucinando un altro uovo con ancora più ambra grigia e riscaldandola anche di meno.

Beh, non è perché sono Francese, ma questo piatto Inglese è un flop totale.

Una buona notizia però, è che l’uovo all’Ambra grigia libera bene l’intestino. Il re era forse costipato?

Comunque sono ancora aperto a un’altra avventura culinaria, se qualcuno vuole consigliarmi qualcosa di veramente speciale

1 commento
  1. Gabriella M. dice:

    Ho gustato particolarmente l’articolo, da gastrosofa quale penso di essere. Sono più propensa al coinvolgimento degli aromi che si ascrivono ai cibi nei profumi che non il contrario, pur essendo piuttosto trasgressiva in cucina. Intendo i componenti di origine non vegetale, perchè credo che il resto sia già stato ampiamente sperimentato, come la storia della cultura alimentare ci insegna. Ma, mai dire mai. Sono anch’io curiosa di vedere se ci sarà un seguito.

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